sabato 12 ottobre 2013

Intervista al Villain Bruno Letizia



1- Solita domanda iniziale per metterti a tuo agio: sei un Villain, ma sei davvero cattivo? Qual è la cosa più cattiva che hai fatto in vita tua?

Non voglio finire in prigione, Michele.

2- Mettiamo le carte in tavola, sei forse il Villain che conosco da meno tempo, una cosa di te mi ha sempre incuriosito, mentre gli altri (me compreso) siamo dei grezzi materialisti con gravi problemi di egocentrismo (io soprattutto) tu sei l’unico di noi ad avere anche un lato spirituale; visto che si parla sempre e solo di fumetti fra di noi, ne approfitto per chiederti come e quanto questo tuo lato influisce sul tuo lavoro?

E io non sarei un materialista con gravi problemi di egocentrismo? Ma che persona pensi di conoscere?
Scherzi a parte, sperimento diverse pratiche spirituali, preferisco parlarne il meno possibile, ma ti racconto un episodio che riguarda il lavoro.
Ho iniziato a conoscere voi Villain pochi mesi prima del Napoli Comicon 2012. Durante quel periodo, non riuscivo a fare una scelta: Fare Se Sei Vivo, Spara! e lanciare l'etichetta con voi, o fare 32 pagine per un privato inglese. Un lavoro che non sarebbe mai stato pubblicato, ma che mi avrebbe fruttato tremila sterline. Era impossibile integrare i due lavori con gli impegni già presi. Ero molto confuso, non sapevo proprio cosa scegliere. Dopo una serie di pratiche di comunicazione (sulle quali mi censuro per non finire al C.I.M.) è uscito che la Villain era la cosa migliore per me. Ho salutato tremila sterline e girato l'altro lavoro a un mio amico. Sinceramente, ero parecchio perplesso, ma dopo un anno e mezzo rifarei la stessa scelta. La Villain è la più stimolante (e delirante!) esperienza che mi sia capitata nei fumetti, ed è un avventura condivisa il gruppo di persone più bello che ho mai conosciuto nell'ambiente. Inoltre, il mio amico, che all'epoca era indeciso se continuare o no a provare a fare fumetti, è riuscito a campare per un bel po' grazie a quel lavoro. Insomma, con qualsiasi cosa ho comunicato quel giorno, aveva ragione lui.


3- Dopo una domanda tanto impegnativa ecco che svacchiamo sul serio: X-Men o Avengers?

X-Men tutta la vita. I personaggi di Claremont mi hanno cresciuto. Fumo per colpa di Wolverine e Gambit. Da piccolo volevo sposare una donna con la cresta dopo essermi innamorato di Storm. Tutte le testate mutanti del periodo d'oro (Excalibur e i Nuovi mutanti, che roba!) hanno lasciato un'impronta indelebile nel mio cuore. Ho anche continuato a leggere gli X-Men durante tutto il periodo Lobdell, nella speranza che riuscisse prima o poi ad avere qualche guizzo di sceneggiatura degno di nota, ma quel guizzo non arrivava mai e dopo Onslaught, lasciai stare per un po'. Sotto la gestione Morrison mi sono di nuovo innamorato dei mutanti. Tuttora, se trovo una testata X che mi piace, sono un bambino felice. Negli ultimi anni, sia X-Force che X-Factor mi hanno dato delle grandi soddisfazioni.

4- Ed ora una domanda nerd all’autore di Se sei Vivo Spara: come è possibile che una roba tanto fica come i vampiri abbia fatto la fine che ha fatto oggi? Secondo te come si può arginare il fenomeno dei vampiri effemminati?

Quando frequentavo il Liceo, uscì al cinema Intervista Col Vampiro. Andammo a vederlo in gruppo, a noi maschietti era piaciuto, ma la natura frocia dei rapporti Lestat/Louis/Armand ci aveva fatto storcere il naso. Alle ragazze, invece, piaceva tanto quella dinamica tra i personaggi e sono sicuro che la Meyer era una proprio una di queste signorine. Ha il merito di averci visto lungo e di aver trovato un pubblico enorme. Per quanto la sua visione non mi appartiene, se per il pubblico di massa un frocetto che brilla sotto la luce del sole è un vampiro, ha vinto lei.
Per arginare questo fenomeno, dobbiamo rivolgerci a quella fetta di pubblico che odia Twilight (e non sono pochi!) con prodotti che diano di nuovo una dignità ai nostri cari succhia sangue. Sono sicuro che questo pubblico crescerà e, passato il periodo Twilight, saranno loro il riferimento al quale vendere il prodotto Vampiro. Qui alla Villain ci stiamo provando con Se Sei Vivo, Spara! e Il Regno Dei Morti, la risposta è stata più che positiva. Possiamo ben sperare!

5- Domanda finale, prima di cominciare la mia personale maratona di Twilight: che futuro immagini per la Villain?


In una prima fase, spero che lanci definitivamente le nostre carriere, che riusciamo a strutturare bene la nostra piccola realtà editoriale e che altri gruppi si organizzino seguendo il nostro esempio. In una seconda fase, sarebbe bello sfruttarla per tutte le idee che difficilmente troveranno sfogo al di fuori della Villain, ma, soprattutto, mi piacerebbe mettere la struttura al servizio di autori emergenti. In un contesto dove le strutture editoriali tendono a scomparire, è fondamentale che noi autori le creiamo per dare una possibilità alle future generazioni di talenti.  


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