giovedì 10 ottobre 2013

Intervista ad Eleonora Carlini

Oggi abbiamo pubblicato l'anteprima di Gunsmoke&Dragonfire. Adesso ci facciamo quattro chiacchiere con la talentuosa disegnatrice dell'albo, Eleonora Carlini, meglio nota come EloElo.



Considerato che sei entrata a fare parte dei Villain, puoi raccontarci una cosa da cattiva che hai fatto nella tua vita? Mi raccomando, più è crudele più ti fa onore!

Rubare i palloncini ai bambini e scambiare le etichetta del latte intero con quello scremato è abbastanza crudele?

Donne e fumetto hanno un rapporto d'amore piuttosto turbolento. Il pubblico femminile è meno considerato dal mercato ma ci sono tante autrici valide, segno di un interesse importante. Raccontaci la tua esperienza.

Personalmente mi sono avvicinata al fumetto come disegnatrice da poco più di un anno e mezzo, anche se ho sempre aspirato a questa professione sin dal primo albo che ho letto. 
Il mio è stato un approccio davvero particolare, ma l'amore ha sempre bisogno di turbolenze per accendersi davvero.
Non so per quale motivo il mio inconscio abbia deciso di giocarmi questo scherzetto, fatto sta che durante il mio percorso di formazione scolastico e artistico ho sperimentato un po' di tutto, dalla pittura alla scultura, dal tessere tappeti e arazzi a progettare tessuti e confezionare accessori e via dicendo…
Alla fine niente di tutto questo mi ha mai appagata realmente e ogni volta sono tornata al tavolo da disegno ad illustrare , scarabocchiare e ovviamente a leggere fumetti. 
Tentativo dopo tentativo, dopo 3 anni di illustrazione ho capito che stavo rifiutando quello che era da anni una parte di me, quel bisogno di raccontare storie che solo il fumetto può soddisfare. Come si dice? Meglio tardi che mai eheheheh.


Veniamo alla tecnica: in un momento in cui per i disegnatori è possibili usare supporti di ogni tipo, dalla tradizionale carta alla tavoletta digitale, tu come preferisci lavorare?

Per quanto in questo momento posso definirmi una "Digital Artist", l'amore per la carta non morirà mai, ho sempre con me il mio blocco e il mio portamine in borsa, ovunque io vada devo averli a portata di mano. Se avessi più tempo probabilmente tornerei ai metodi tradizionali che  trasmettono un calore diverso, sia a me come autrice che agli appassionati,  sempre interessati alle tavole originali.

Quali sono i tuoi generi preferiti, ovviamente dopo il western/fantasy di Gunsmoke&Dragonfire?

Il genere conta fino ad un certo punto e che l'importante è come viene raccontata la storia, sono consapevole che è una cosa ovvia, ma è importante sottolinearlo sempre.
Comunque, per rispondere alla domanda devo confessare che nel  mio studiolo puoi trovare di tutto, dagli albi per giovanissimi, come Geronimo Stilton, Tinkerbell, le Witch, o Sailor Moon fino agli horror/splatter/noir/thriller/sangue ovunque/ti spezzo le gengive ecc… come Locke and Key, Luther Strode, Rachel Rising, The Cape, Death oppure Pixu  (ti direi anche The Walking Dead, ma non lo troveresti perché lo sto leggendo per gentile concessione di Elena Casagrande :D). 
Sicuramente sono più fornita dei generi che definirò "crudi", (che non sono necessariamente horror o splatter), tra l'altro non te ne ho citato nessuno giapponese e ne ho parecchi... no dai, non resisto, lo devo fare... Battle Royale. Chi meglio di loro per le storie di questo tipo? 

Per chiudere, ti chiediamo di dirci un fumetto, un album musicale e un film. Possono essere i tuoi preferiti come quelli che hai letto/ascoltato/visto ieri. 

Hai fatto bene a dire solo 1 perché ne avrei mille mila per ognuno.
Un fumetto: vediamo, Buonanotte PunPun, perché mi mette un' ansia incredibile e lo sto leggendo ultimamente.
Un album musicale: Unknown Pleasure - Joy Division, e non ha bisogno di un perché.
Un film: Pic Nick at Hanging Rock uno tra i miei preferiti (è tratto fedelmente dall'omonimo libro) non gli avrei dato una lira e invece mi ha preso a schiaffi.



Nessun commento:

Posta un commento